Premessa |
L’eterogeneità e la complessità dell’utenza dei CPIA richiede il ricorso a tecniche metodologiche adeguate che comprendano, a titolo di esempio, l’ approccio narrativo e l’utilizzo delle nuove tecnologie, anche in riferimento all’innovazione degli ambienti digitali e alla Fruizione a Distanza, e che sottolineino l’importanza delle competenze trasversali. E’ quindi necessario che si pervenga ad un format di ricerca condiviso tra i diversi attori del sistema IDA |
Area di riferimento |
Innovazione metodologica e disciplinare |
Titolo |
Innovazione metodologica e disciplinare per facilitare l’accesso degli utenti dei CPIA ai vari contesti formativi e disciplinari nell’ottica dell’apprendimento permanente |
Finalità |
Promuovere l’innovazione metodologica e disciplinare per garantire agli utenti l’accessibilità, la sostenibilità e l’inclusione formativa |
Obiettivi |
Analizzare le esperienze pregresse dei CPIA |
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Focalizzare i punti di forza e le criticità |
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Definire modelli innovativi attraverso procedure e strumenti condivisi |
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Sperimentare i modelli innovativi definiti |
Destinatari |
Docenti IdA (I e II Livello) |
Governance |
Centri di Ricerca Sperimentazione e Sviluppo (CRRS&S) in cooperazione con figure interistituzionali e specialisti di settore |
Strumenti |
Strumenti di tipo qualitativo e quantitativo tra i quali: questionari, check list, interviste strutturate, modelli sperimantali, try-out e focus group |
Normativa di riferimento (anche regionale) |
L. 92/2012 sull’apprendimento permanente |
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Accordo Conferenza unificata del 20 dicembre 2012 |
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DPR 263/2012 Linee guida per il passaggio al nuovo ordinamento per l’IDA |
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Conferenza stato-regioni 2014 |
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DD 1250/2015 Ripartizione risorse ex Legge 440 |
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DM 663/2016 Fondi per l’arricchimento dell’offerta formativa |
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DM 741/2017 Esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione |
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Indagine OCSE PIAAC Piano Nazionale di Garanzia per l’Italia |
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Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile |
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Cinque punti del piano di garanzia delle competenze presentati dal Ministro dell’Istruzione al convegno per l’apprendimento permanente Roma 2018 |
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Circolare esami di stato 179 20/03/2018 |
Tempi |
3 anni strutturati in fasi di attività: |
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I: ricognizione, analisi e confronto dell’esistente |
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II: definizione di punti di forza e criticità (possibili aree di sviluppo) |
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III: elaborazione dei modelli innovativi |
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IV: sperimentazione |
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V: validazione |
Metodologie |
Ricerca Azione: Laboratori, simulazioni |
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Ricerca intervento, ricerca trasformativa |
Risorse professionali |
Docenti CPIA |
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Docenti universitari |
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Esperti di settore |
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Figure amministrative |
Monitoraggio/valutazione |
In tutte le fasi: |
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Autovalutazione |
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Try-out |
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Valutazione esterna |
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Attori coinvolti: INVALSI, INDIRE, Università |
Raccordo con linee di ricerca INDIRE, INVALSI, ANPAL, INAPP, RUIAP, ECC |
Coinvolgimento per condividere ed avere un feedback iniziale, intermedio e finale |
Risultati attesi |
Linee guida basate su criteri di efficacia ed efficienza in termini di trasferibilità |
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Tool-kit |
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Modello formativo |
Disseminazione |
Seminari |
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Piattaforma |
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Archivio documentale condiviso |