CRRS&S Piemonte

I Centri Regionali di Ricerca, Sperimentazione &Sviluppo sono stati istituiti ai sensi dell’art. 28, c. 2, l. b del D.M. 663/2016, e attivati dal Miur in ciascuna regione. Ogni CRRS&S fa capo a un CPIA, in rete con gli altri CPIA della rispettiva regione.

Ciascun CPIA-CRRS&S è coordinato da un comitato tecnico-scientifico che vede anche la partecipazione di almeno una Università o un Dipartimento Universitario o un centro di ricerca, o un Polo tecnico-professionale.

In Piemonte il CRRS&S ha sede presso il CPIA3 Torino.

 

 

LINEE GUIDA DEL CRRS&S PIEMONTE 2018-2019

Relazione dicembre 2019

Le azioni realizzate nell’a.s. 2018/2019 sono state ispirate dalle seguenti linee guida:

 

 

FOCUS DELLE ATTIVITÀ DEL CRRS&S PIEMONTE

Queste linee strategiche di fondo hanno inteso soprattutto concentrare le attività di Ricerca, Sperimentazione, Innovazione e Sviluppo nella direzione di studiare e creare alcune condizioni e dotazioni di base necessarie per la realizzazione di un Sistema di Formazione Permanente degli Adulti centrato sul ruolo dei CPIA come: “Soggetto pubblico di riferimento per la costituzione delle reti territoriali di cui all'Art. 4 L.92/2012. Rappresentano quindi il punto di riferimento istituzionale stabile, strutturato e diffuso - per quanto di competenza – anche per il coordinamento e la realizzazione di azioni di accoglienza, orientamento e accompagnamento rivolte alla popolazione adulta, con particolare riferimento ai gruppi svantaggiati, finalizzate, tra l’altro, a fornire un sostegno alla costruzione di propri percorsi di apprendimento a sostenere il riconoscimento dei crediti formativi e la certificazione degli apprendimenti comunque acquisiti e a favorire la fruizione di servizi di orientamento lungo tutto il corso della vita»

In tal senso sono state quindi identificate le linee operative che sono state seguite e che hanno dato luogo alle concrete azioni realizzate e attraverso queste ai prodotti creati.

 

1) SPERIMENTAZIONE DI RETI TERRITORIALI DI APPRENDIMENTO

Iniziare a sperimentare concretamente la costituzione di reti territoriali, attraverso la costituzione di Tavoli Territoriali (vedere dopo) e cercando in particolare di iniziare a capire come rispondere ad alcuni punti critici tipici di ogni processo di costituzione di reti e peraltro, nel caso specifico dei CPIA, già richiamati nella indagine sulla consistenza e l’efficienza delle reti territoriali attivate dai CPIA (INAPP 2015):


INDAGINE SULLA CONSISTENZA E L’EFFICIENZA DELLE RETI TERRITORIALI ATTIVATE DAI CPIA (INAPP 2015)

 

Presenza di «meccanismi di difesa dei propri spazi in nome della salvaguardia della propria specificità e del proprio compito»

«A quali condizioni e con quali argomentazioni o dispositivi incentivanti è quindi possibile incrementare la proattività, la responsabilizzazione e l’engagement di stakeholder finora relativamente coinvolti?»

«Come ridurre l’autoreferenzialità e promuovere condivisione e cooperazione in un contesto caratterizzato da maggiore mutual trust?»

«Occorre sapere “chi e chi e cosa fa” nel proprio territorio, conoscere registri comunicativi corretti, (alternandoli in funzione dell’interlocutore), essere in grado di definire priorità di intervento, restare aggiornati sulle politiche di sviluppo locale, conoscere i fabbisogni del sistema produttivo»

«Occorre investire sulla costruzione di reti i cui membri condividano strategie di medio-lungo periodo, congiuntamente disegnate per il raggiungimento di finalità, obiettivi generali e obiettivi specifici caratterizzati da misurabilità e reale capacità – se raggiunti – di produrre i cambiamenti attesi».

 

Si stanno in particolare seguendo e sperimentando due logiche di costituzione di reti:

 

 

Azioni e prodotti realizzati 

1. «TAVOLI TERRITORIALI» COSTITUITI

 

Cuneo-Alba-Mondovì

 

 

Le azioni e gli incontri realizzati vanno verso la formazione di un tavolo territoriale permanente sull’educazione degli adulti pensato e organizzato sulla base dell’analisi e bisogni del territorio.

Le azioni in tal senso procedono spedite in funzione della necessità di far incontrare la domanda di lavoro e l’offerta formativa. Emerge con chiarezza la necessità di operare in sinergia con il Laboratorio Territoriale per l’Occupabilità, operativo sul territorio di riferimento.

 

Per approfondimenti:

https://www.cpia3torino.edu.it/index.php?idpag=&articoloid=20

 

Chivasso

Il CPIA 4 Torino, con sede a Chivasso, ha attivato la costruzione di un Laboratorio Territoriale di Progettazione in tema di istruzione e formazione degli adulti. Obiettivo principale è la realizzazione di uno stretto rapporto sinergico con il territorio. A tal fine, si è dapprima proceduto allo studio dell’offerta formativa e dunque dei soggetti formatori presenti all’interno della Città Metropolitana con riferimento ai comuni del quadrante settentrionale.

Tra le dichiarate finalità del tavolo è emersa una unanime volontà da parte degli attori coinvolti di lavorare verso una maggiore integrazione dei percorsi esistenti attraverso l’ampliamento di un’offerta formativa qualificante di tipo gratuito rivolta a soggetti alla ricerca di occupazione.

Il tavolo ha realizzato un servizio di orientamento per la popolazione adulta dei territori di Chivasso, Settimo Torinese e Ivrea attraverso la cooperazione tra il CPIA 4 e i Centri per l’Impiego.

 

Per approfondimenti:

 

https://www.cpia3torino.edu.it/index.php?idpag=&ar...

 

Moncalieri

Nella città di Moncalieri ha sede il CPIA 3 Torino “Tullio De Mauro”, sede del CRRS&S della regione Piemonte che coinvolge i 12 CPIA regionali.

È in questo territorio che sta prendendo corpo un processo attivo e dinamico finalizzato alla realizzazione di un sistema integrato di educazione degli adulti.

Tale processo è maturato in seno al Tavolo Laboratorio Territoriale che ha come obbiettivi:

Per approfondimenti:

 

https://www.cpia3torino.edu.it/index.php?idpag=&ar...

 

 

2. ORIENTAMENTO FORMATIVO E PROFESSIONALE

Creare dotazioni di metodologie, strumenti e di competenze dei docenti per quanto riguarda in particolare misure di sostegno all’Orientamento Formativo e Professionale, al fine di calarlo nella pratica didattica dei CPIA, costituendo così sia una delle basi per la creazione di percorsi integrati e di reti con altri soggetti (in particolare del mondo delle agenzie per il lavoro), che rafforzando in questo il ruolo dei CPIA come struttura di servizio:

 

 

Strumenti e misure di sostegno all’orientamento formativo e professionale

Raccolta di strumenti per l’orientamento di gruppo ad uso degli insegnanti dei CPIA

Il prodotto è composto da schede che possono essere compilate dagli studenti in formato digitale o cartaceo.

Il materiale è suddiviso negli ambiti che contraddistinguono le diverse tappe del percorso di orientamento:

 

 

3. PERCORSI PER UTENZE A BASSA SCOLARITÀ

Realizzazione e sperimentare di alcuni percorsi formativi destinati ad utenze a bassa scolarità, con particolare riferimento quindi alle popolazioni cosiddette unskilled, su cui si sta concentrando sia la politica comunitaria, che alcune scelte nazionali (ad esempio il Piano Garanzia Competenze del MIUR):

 

Strumenti metodologici e didattici nei percorsi di Italiano L2 per allievi di debole scolarità

Dal testo al territorio, dal territorio al testo

 

Gli insegnanti coinvolti nella ricerca-azione hanno elaborato 7 percorsi didattici dedicati ad allievi di debole scolarità:

 

 

 

4. PERCORSI FINALIZZATI ALLE «NUOVE COMPETENZE»

 

Realizzazione di percorsi formativi:

 

 

 

Strumenti teorici e pratiche didattiche di matematica per una cittadinanza consapevole

 

 

Strumenti e metodologie innovative nei percorsi di I Livello attraverso l’uso delle TIC

 


https://suite.sogiscuola.com/siti/_uploads/TOMM325...

 

 

COINVOLGIMENTO E FORMAZIONE DEI DOCENTI

 

 

Le ATTIVITÀ sono state realizzate da docenti di provenienza dai vari CPIA del Piemonte coordinati da esperti esterni o interni. Quando possibile gli strumenti prodotti sono stati sperimentati in classe, secondo i principi della ricerca-azione. In altri casi i prodotti devono ancora essere sperimentati in azione.

 

Prodotti per la bassa scolarità:

 

"EdA ristretta" documento di sintesi:

CRR&S - Documento di Sintesi EDA

 

 

Prodotti Gruppo matematica:

Numeracy:

 


Orientamento:

 

TIC:

 

 

BACKGROUND

Andreas Schleicher, capo del direttorato OCSE sugli Indicatori dell’educazione, notava già nel 2010:

«Dopo il declino della richiesta di lavoro manuale nei primi decenni del secolo scorso, di recente il calo più radicale ha riguardato i compiti cognitivi di routine, che sono stati i primi a essere informatizzati […]. Di converso, le recenti tendenze mostrano un drammatico aumento della richiesta di funzioni che implicano una comunicazione complessa e comportano l’interazione personale per acquisire informazioni, spiegarle o persuadere altri delle loro conseguenze pratiche. Analogamente è aumentata la domanda di competenze analitiche non routinarie, che comportano la capacità di risolvere problemi. […] La ricerca sta dimostrando che in futuro il successo educativo non consisterà nel memorizzare e riprodurre le conoscenze, ma nell’estrapolare ciò che si sa e nell’applicare tali conoscenze in situazioni nuove».

L’insieme delle trasformazioni in atto sollecita tre ambiti di competenze ed un quarto che si colloca alla loro intersezione:

 

- L'ALFABETIZZAZIONE «AI DATI»

L’alfabetizzazione dei dati include una serie di competenze, tra cui:

- LE COMPETENZE TRASVERSALI

 

 

- I FOCUS DI RICERCA DEL CRRS&S PIEMONTE EMERGENTI

FOCUS DI RICERCA, SPERIMENTAZIONE, SVILUPPO

 

Come tenere conto del carattere «situato» dell’apprendimento di popolazioni occupate o comunque transitate da esperienze lavorative e delle loro competenze (anche in funzione di leva motivazionale)

Come declinare il concetto di «trasferibilità» delle competenze estrapolare ciò che si sa e applicare tali conoscenze in situazioni nuove»)

Come sviluppare «la capacità di agire in modo pertinente, coerente, logico ed attinente al contesto di vita reale in cui ci si trova ad operare» «sapendo definire linee di raccordo tra la vita quotidiana, saperi scolastici e formazione per l’intero arco della vita» valorizzando i saperi non formali e informali. Es: le competenze linguistiche situate, ovvero legate ad ambiti specifici di applicazione, la formazione centrata su compiti e produzione di output, ecc.

 

Che integrazione con l’on-the-job learning e la formazione sui luoghi di lavoro, all’interno di percorsi integrati con la formazione aziendale.

Come si manifestano i processi di esclusione/inclusione lavorativa: che caratteristiche esprime la domanda di lavoro nei processi di selezione di chi cerca occupazione e di mobilità interna per chi già è occupato e che impatti hanno sui fenomeni di esclusione sociale;

come favorire inclusione e sviluppo professionale.

Come creare e negoziare «convenzioni di qualità» sugli esiti dei percorsi di apprendimento, tali da renderli riconoscibili e condivisi; che ruolo possono giocare le «evidenze» (in quanto artefatti che sono parte integrante dei percorsi di apprendimento) come elemento osservabile e riconosciuto di espressione degli esiti raggiunti e quindi di riduzione delle asimmetrie informative e delle diseguaglianze sul mercato del lavoro (come peraltro indicato negli ultimi documenti OCDE).

Che metodologie per il riconoscimento e validazione delle competenze pregresse («recognition of prior learning” (RPL) ed in particolare delle competenze maturate in contesti non formali e informali; quali ruoli ne sono coinvolti, che competenze devono avere, che integrazione con le politiche del lavoro, l’orientamento e all’interno dei contesti di apprendimento ed «in situazione»; che relazione con le certificazioni formali; che ruolo possono avere logiche e strumenti basati sul «micro-credenzialismo» e sugli «digital open badge» per tracciare gli esiti dei percorsi; come evitare i rischi di enfatizzazione dei fenomeni di esclusione spesso insiti nei processi di riconoscimento e validazione delle competenze.

---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

 

Seminari e attività organizzati dal CRRS&S Piemonte

Seminari sulla digitalizzazione organizzati presso l’Aula Magna del Liceo Classico D’Azeglio, via Parini, 5, Torino: (2018/2019)

Convegni:

 

Per approfondimenti:

http://old.cpia3torino.edu.it/3008-2/

http://old.cpia3torino.edu.it/wp-content/uploads/2018/11/SEMINARIO-30-novembre-programma-modificato.pdf

http://old.cpia3torino.edu.it/seminario-di-studio-cpiace-formarci/

http://old.cpia3torino.edu.it/prossimo-incontro-cpiace-formarci/

 

http://old.cpia3torino.edu.it/materiale-prof-rocca-1-febbraio-2019/

http://old.cpia3torino.edu.it/materiale-prof-rocca-1-febbraio-2019/

http://old.cpia3torino.edu.it/wp-content/uploads/2...

 

“Diritto allo studio degli adulti e tutela alla salute mentale in Piemonte. Il ruolo delle istituzioni e della società civile nella lotta all'esclusione sociale” 1O maggio, Liceo Massimo D’Azeglio - Aula Magna (Via Giuseppe Parini 8, TO). Relatori:

Riferimenti:

https://www.lastampa.it/torinosette/2019/05/08/new...

https://www.storialavoro.it/convegni/dettaglio/new...

http://www.gramscitorino.it/iniziative-gramsci/414...